Costruito nel 1906 dalla Società Umanitaria su progetto dell’architetto Giovanni Broglio, il quartiere rappresenta da sempre un modello internazionale nel panorama degli interventi di edilizia sociale, con caratteristiche del tutto innovative per quell’epoca relativamente alle dotazioni standard degli appartamenti: diversificazione dei tagli degli alloggi, servizi igienici interni alle abitazioni, qualità costruttiva alta ma praticabile dal punto di vista economico.
Il Comune di Milano, proprietario del complesso, ha promosso un progetto di completa ristrutturazione delle palazzine della corte Ovest al fine di recuperare gli stabili dismessi e adeguarne gli alloggi ai vigenti standard di abitabilità e igiene. Le palazzine, di 4 piani fuori terra e cantinato, non essendo state interessate da alcuna precedente ristrutturazione, si presentavano fortemente degradate sia all’esterno che all’interno; il recupero edilizio ha interessato tutti i 240 alloggi, dotando gli edifici di impianti di elevazione e migliorandone le caratteristiche di sostenibilità energetica ed ambientale. Contemporaneamente, è stata aumentata l’offerta di alloggi mediante il recupero dei sottotetti delle palazzine poste nella corte interna. Non in ultimo, è stato necessario recuperare spazi ai piani terra e nei corpi di collegamento, per associazioni e servizi, nonché riqualificare gli spazi aperti.