RTP con: SCAU s.a., MMAR Consult S.r.l., Studio Traversi, STEAM s.r.l., ETS S.p.a.
Il concorso internazionale di progettazione fu vinto da una ATI dove Progettisti associati Tecnarc ha partecipato paritariamente a tutte le attività, della massima ampiezza e complessità, estese dalle prime indagini geologiche e archeologiche sul terreno, alla progettazione di tutti i livelli, alla direzione lavori e sicurezza, alla progettazione delle tecnologie biomediche e degli arredi, all’accatastamento, agli allacciamenti e contratti per i sottoservizi, fino all’istruzione del personale e all’inventario ecc., ma anche al confronto con il limitatissimo tempo di costruzione imposto – circa tre anni dall’inizio dei lavori.
L’idea di fondo del progetto nasce dall’esigenza di porre le parti funzionali a distanze equivalenti in orizzontale e in verticale dal punto di origine dei flussi più importanti: il pronto soccorso e l’ingresso principale. Ne è scaturito uno schema costituito da una piastra centrale di diagnosi e cura e da una corona esterna di sette corpi di degenza e aree ambulatoriali dipartimentali. La percezione degli elementi forti del paesaggio e delle sue connessioni urbanistiche e territoriali hanno condizionato la scelta di orientamento e di articolazioni del nuovo ospedale che vede uno sviluppo prevalentemente orizzontale.
Accessi, degenze, ambulatori, servizi e aree specialistiche sono connessi da una galleria vetrata interna, l’hospital street, destinata a diventare il luogo pubblico per eccellenza.
In posizione perimetrale, ma integrata, sono collocati il polo tecnologico, composto dalla centrale termica e di cogenerazione e le centrali frigorifera, antincendio e idrica, elettrica e di supervisione, il parcheggio multipiano dei dipendenti e l’isola ecologica.
Dai centri di produzione e smaltimento una rete di grandi corridoi, proiezione della viabilità superiore, percorre tutto l’interrato consentendo sia il transito di automezzi di servizio e antincendio, i percorsi di fuga e il dipanarsi delle reti di distribuzione dei vettori energetici verso sottostazioni di trasformazione e utilizzo posta al piede di ogni torre degenza e della piastra sanitaria. Tutto il complesso è interamente servito da un doppio sistema di trasporto automatizzato: il primo a robot per carichi pesanti e programmabili, che dai grandi corridoi con montacarichi dedicati salgono ad alimentare le degenze e la piastra sanitaria; il secondo composto da un trasportatore leggero da 7k/h per i trasporti spontanei.
Le soluzioni progettuali sono tutte volte ad ottenere le migliori condizioni di comfort con i minori costi di gestione e un grande risparmio energetico.
“Le nostre terapie intensive sono tra le più all’avanguardia in Europa, realizzate sul modello americano. E lavoriamo al meglio: se ne accorgono i nostri colleghi quando vengono a visitarci […]. Il coro è unanime: questo è l’ospedale più bello d’Europa” L. Lorini – L’eco di Bergamo – 14 Dicembre 201